Marco Carta ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera dopo essere stato assolto anche in appello dall’accusa di furto: ecco le sue dichiarazioni.
Marco Carta è finalmente libero dall’incubo del furto alla Rinascente! Il cantante è stato assolto anche in appello. La Corte ha infatti rigettato la richiesta della Procura Generale di condannare il cantante a 8 mesi di carcere. Dopo aver chiuso definitivamente il capitolo più brutto della sua vita, l’artista ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per raccontare tutte le sue emozioni in una vicenda che gli ha lasciato un segno indelebile.
Marco Carta parla del furto alla Rinascente
Essere accusato di furto ha cambiato la vita di Marco Carta, causandogli un dolore che lo ha sconvolto per tantissimo tempo: “Sono stato molto male. Ho avuto ripercussioni sulla salute mentale e fisica. Non voglio entrare nei dettagli, ma lo stress si è fatto sentire“.
Il cantante sardo ha quindi ripercorso quella giornata solo apparentemente serena. Faceva caldo, c’era tantissima gente. Era una giornata come tante altre, in cui sembrava che nulla potesse andare male… E invece: “Mi sono trovato in un incubo. Ho pensato di essere su Scherzi a parte, era troppo assurdo“.
Marco Carta e la morte della nonna
A causargli più dolore nei mesi seguenti sono stati i tanti insulti ricevuti dagli hater sui social: “Mi hanno insultato mischiando le accuse di essere ladro con insulti omofobi pesanti“. Inoltre, in quei mesi ha dovuto gestire la preoccupazione della nonna, la donna che lo ha cresciuto, scomparsa poi nel mese di aprile 2020: “Era viva quando ho vinto in primo grado, ma ha fatto in tempo a sapere che il Pm aveva fatto ricorso. Diceva: ma quando finirà? Questo era il mio incubo al quadrato“.
Purtroppo per le misure anti-Covid Marco non è potuta starle accanto negli ultimi giorni di lotta contro il tumore. Un dolore che gli rimarrà per sempre: “Io ero sotto la sua finestra, pregavo di farmi entrare, ma non lo hanno fatto. Ho pregato di lasciarmela vedere in obitorio. Sono riuscito a salutarla lì. Farla morire da sola era l’ultima cosa che avrei voluto per lei, che temeva solo due cose: il buio e la solitudine“.
Di seguito il video di La forza mia: